pietra di Lecce scolpita, dipinta.
terzo quarto XVII secolo
Zimbalo Giuseppe, maestranze salentine,
La Cappella dell’Immacolata o dell’Assunta fu edificata per volontà del vescovo Luigi Pappacoda nel 1670. La sua storia tuttavia è costellata da diverse trasformazioni: col consenso del reverendo Capitolo della Cattedrale nel 1692 fu trasformata e abbellita con dorature a spese dell’Abate Isidoro Turrisi, la cui famiglia ottenne il diritto di patronato dell’altare, che fu dedicato alla Madonna Immacolata.
Nella stupenda struttura barocca lo Zimbalo, cui è attribuita l’opera, previde l’inserimento negli intercolunni di sei piccoli dipinti ad olio relativi a sei Episodi della vita di Maria Vergine, nel dossale un dipinto dell’Immacolata, e sulla trabeazione due statue lapidee raffiguranti San Giuseppe e San Gioacchino.
Nel 1757 fu rimossa la tela dell’Immacolata e in sua vece fu creata una nicchia dove venne sistemata una statua lignea dell’Assunta, opera dello scultore napoletano Nicola Fumo, oggi conservata nel Museo Diocesano. In sua vece fu collocata, durante l’episcopato di Giuseppe Minerva, una statua lignea dell’Immacolata di Giuseppe Stuflesser di Ortisei.
Sulla parete destra si ammira in basso una statua del Beato Filippo Smaldone, in alto la targa epigrafica del vescovo Braccio Martelli, che resse la diocesi di Lecce dal 1552 al 1560. Del vescovo Alberto Costa (1928- 1950), che fu un valoroso latinista, la cappella custodisce sulla parete destra il marmoreo sepolcro.
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