l presbiterio della Cattedrale di Lecce ospita un ricco apparato decorativo di tele inserite nel soffitto ligneo, realizzate principalmente da Carlo Rosa e della sua bottega nel XVIII secolo.Le opere sono disposte secondo uno schema iconografico mariano che culmina nell’Assunzione di Maria, a cui è dedicata la cattedrale.
Le cinque tele rettangolari rappresentano momenti significativi della vita di Maria, partendo dalla tela di sinistra e muovendosi in senso orario: Nascita di Maria, Visita di Maria a Santa Elisabetta,Presentazione di Maria al Tempio, Presentazione di Gesù al Tempio e Assunzione al centro (dove si trova la sigla di Carlo Rosa).
Le quattro tele ottagonali, posizionate agli angoli, raffigurano tradizionali titoli mariani tratti dalle Litanie Lauretane: Turris eburnea (Torre d’avorio), Turris davidica (Torre di Davide), Ianua Caeli(Porta del Cielo) e Speculum Iustitiae (Specchio di Giustizia).
Queste opere furono commissionate e realizzate durante l’episcopato del vescovo Alfonso Sozj Carafa (metà XVIII secolo), che fu definito “l’Alessandro VII del suo tempo” per la magnificenza delle sue commissioni artistiche. Il soffitto ligneo stesso risale al 1685 e conclude superiormente non solo il presbiterio, ma anche la navata centrale e il transetto dell’edificio.
L’insieme delle tele del presbiterio si integra perfettamente con il coro in noce che cinge il presbiterio, risalente al 1759 ed eseguito probabilmente su disegni di Emanuele Manieri al costo di 700 ducati.
Stile e tecnica
Rosa, allievo dell’ambiente napoletano di Massimo Stanzione, combina cromie calde e un chiaroscuro ancora legato al tardo manierismo con invenzioni barocche attente alla scenografia: figure allungate, drappeggi mossi, luce che modella i volumi e si riflette sulle dorature della cornice. La firma sul pannello centrale testimonia l’orgoglio autoriale e la qualità di bottega.
Stato di conservazione
Il soffitto presenta condizioni generalmente buone grazie alle campagne di manutenzione che la diocesi avvia periodicamente; l’ultimo intervento documentato sul complesso del presbiterio risale agli anni Duemila, in occasione dei restauri promossi per il Congresso Eucaristico Diocesano.
Fotografia Roberto Leone – Airfilm.it e Consulenza Storico artistica di Maria Rita Tarantino