Marmi policromi
seconda metà sec. XVII
G. A. Larducci da Salò e di G. Zimbalo,
La famosa pala d’altare, che raffigura il Santo Protettore in abiti episcopali, è opera di Giovanni Andrea Coppola di Gallipoli, grande protagonista della stagione artistica salentina della prima metà del Seicento. Lo splendido altare, opera di G. A. Larducci da Salò e di G. Zimbalo, fu completatao dalle statue poste dentro nicchie di San Giusto e San Fortunato e, in alto, di Santa Emiliana martire, sorella di Sant’Oronzo, e Santa Petronilla, nobile e ricca matrona romana, che raccolse nel suo palazzo il corpo del Santo dopo la sua decapitazione.
Sulla parete sinistra si ammira il cenotafio di papa Innocenzo XII (1692), Antonio Pignatelli, vescovo di Lecce dal 1671 al 1682, mentre sulla parete destra quello del vescovo Pappacoda, realizzato nel 1670, anno della sua morte.
La balaustra di questa cappella fu sistemata nel 1763.
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